ZAC56 |
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| CITAZIONE (gobion @ 28/12/2008, 22:15) Premetto che pesco soprattutto in mare a bolognese e non ho usato nè gli ami che hai indicato nè il KLK per legarli , ma il nodo palomar. la mia esperienza si limita agli ami kamasam B525 (ordinati in inghilterra in 3 periodi differenti) utilizzati intensivamente per circa un anno. Il confornto lo faccio con i due tipi di amo a paletta che uso abitualmente (katsuichi SP110 e kamasan B520).
Nella pesca alla spigola a parità di filo piombatura e tipo di lenza (pline cxx o cfx) avevo sempre più abboccate sull'amo a paletta (occhio e croce un 8 a 2). quindi sembrerebbe che il binomio amo a paletta e relativo nodo si comporti megliin fase di calata ed in acqua. Pescando a bolognese orate e saraghi (meno sensibili al fattore leggerezza e oltretutto spesso pescati con il boccone appoggiato) invece ho avuto diverse aperture die B525, almeno 7 di cui sono certo (ed una sanguinosa su un orata oltre il kg ormai aggallata), mentre sugli altri due tipi di amo negli ultimi 10 anni le aperture si contano sulle dita di una mano. Non so se il processo produttivo che porta alla realizzazione dell'occhiello comporti trattamenti termici che rendono l'amo più morbido o se , più semplicemente il kamasan B525 non sia un buon amo. Certo le prove fatte non mi hanno incoraggiato verso gli ami ad occhiello, ma sarei pronto a ravvedermi.....intanto potresti fare una foto al KLK su un amo piccolino e spiegare (a chi come me non lo sa fare) come si realizza. Sarebbe di aiuto.
Un piccolo inciso sul nodo degli ami. Io li faccio tutti a casa, lubrificandoli e serrandoli con con calma, li testo e li tengo pronti in un portafinali che realizzo con i portabiglieti da visita. Anni fa mi sono preso lo sghiribizzo di misurarmi il carico di rottura degli ami legati alla macchina di trazione della facoltà d'ingegneria chimica dell'università di pisa ed ho trovato valori interessanti che sintetizzo così: - l'amo se ben legato può tenere anche l'85% del carico di rottura del filo - l'amo se legato male può tenere anche solo il 40-50 % del carico di rottura del filo - la differenza tra un amo legato bene ed uno legato male è molto labile ed in alcuni casi è difficile accorgersene
Ps: caro ZAC56, visto che anche tu sei un "cavilloso" della pesca sarebbe interessante stilare una classifica degli ami più leggeri, pesandoli. Ho ordinato un bilancino digitale su ebay, potremmo anche farla questa prova. se arrivi a pesarli abbiamo sicuramente una prova in più..andrebbe anche considerato andando però nell'inscindibile la bilanciatura cioè il peso fra occhiello e paletta per sapere definitivamente quale è più favorevole.. comunque siamo al taglio del pelo per traverso... basta un bigattino più generoso e sono convinto che tutto si ribalta...come ad esempio fare bere acqua al bigatto etc. etc. CITAZIONE (Carmiluca @ 29/12/2008, 12:09) Mi sono "bevuto" tutta la discussione! Anch'io sono un sostenitore degli ami ad occhiello, ma non li trovo nelle misure oltre il 20 e a filo medio, quindi non li impiego quasi mai a passata (posti e pesci rocciosi a parte). Sui 229 di Tubertini ho anch'io varie riserve, per gli stessi motivi che segnala Zac. A questo punto, dopo averci indicato il "chicco" (Tiemco tmc 518), devi però anche dirci in quale pasticceria lo vendono...se a Firenze, non ho problemi... Per Sergio: ti ricordi cos'hai combinato a Lapo con quel gattone? Bene, se non ci fai vedere il super knot che usi, alla prima pescata insieme preparati pure... Caccia & pesca Bernardoni loc. galluzzo FI chiedi pure di Fabio e fai il mio nome! Per i daiichi c'è un negozio di pesca a mosca a Firenze in via Fra Giovanni Angelico ad inizio strada non ricordo il nome , ma si vede bene è appena sotto strada come livello!|
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