Luigi ho letto e riletto, e ti dico come la penso: non sono addentro, non sono stato mai un Moderatore, e a lungo mi è dispiaciuto per lo strappo, (ho fatto anche qualche figura da "fava" pur di vedere nascere una cicatrice su questo taglio) ma da come vi state ponendo ti dico che premere per un Forum di "rancori" specie quando si è contribuito alla sua nascita con impegno fa pensare a qualcosa di più egoistico, di una divergenza di opinioni... se il "balocco" per voi si è rotto, perchè cercare di romperlo anche a tutti quelli che continuano a frequentarlo?
Zac, ascoltami: se ritorno sulla questione, la moderazione mi sega; se non ci ritorno, tu credi che io sia uno stronzo guerrafondaio. Temo non ci sia nulla che io possa fare per spiegarti cos'è successo negli scorsi anni, come l'ho vissuto e come la penso in proposito. A naso e secondo il mio modestissimo parere, non hai minimamente compreso la questione, perchè te ne manca un pezzo bello grosso. Pazienza...e per forza.
Allora ti domando: perchè pubblichi un report come questo in un forum che non intendi più frequentare?
Pur sapendo di porgere il collo alla ben allenata falce censoria dell'attuale gestione di PIR, sento di doverti una risposta.
Come molte altre persone che non hanno condiviso e non condividono non tanto la direzione evolutiva, quanto maggiormente i discutibili metodi utilizzati per imboccarla e portarla avanti, io non ho alcuna intenzione di abbandonare la nave come un topo clandestino.
Credo che sei anni qua dentro mi concedano il diritto di manifestare la mia opinione, come ho sempre fatto in maniera corretta, puntuale e mai segreta. Peccato che questo sia diventato sempre più difficile ed oggi risulti al limite dell'impossibile. Anche il dissenso è un'opinione; anche la satira, per quanto crudele e caustica, è una manifestazione: prendi perciò questo report come preferisci. Potrà sembrarti la coltellata di un vigliacco, ma qui dentro molti conoscono benissimo la mia faccia, la mia casa e la mia famiglia; potrà sembrarti un grido di dolore, mio e di altre persone, e qui saresti già più vicino alla verità.
Resta per me una grande, enorme risata condivisa da molti, te lo assicuro, che vuole seppellire per un attimo le anime tanto meschine da vederla come l'ennesimo oltraggio.
Spero di incontrare te e Cheri sul fiume, fine dell'OT.
Le ultime note di Raoul Casadei si stanno ancora spandendo nella notte, quando un imbiancato Capellone sobbalza nel suo lettino. Sbarra gli occhi nel buio, con le mani artiglia il cuscino sudato ed un grido straziante prorompe dai suoi polmoni: "CAZZOOOO!!! IL TRIATHLON PREVEDE TRE PROVE!!!".
Ovvio che la cosa, alle tre di notte e in un centro urbano, non passi inosservata: Vigili urbani, carabinieri, polizia, guardia forestale, medici del reparto psichiatrico...un casino pauroso, insomma. Accorrono perfino due o tre moderatori di PIR, che chiedono alla moglie terrorizzata se anche lei pensa sia meglio bannare quel pazzo urlante prima che faccia crollare gli accessi al forum.
Una settimana e qualche chilo di psicofarmaci dopo, lo passiamo a prendere al Sant'Orsola, dove ce lo consegnano decisamente più calmo. Il fatto che gli coli un po' di bavetta dall'angolo della bocca e che con la base di una Avenger provi ad infilzare tutte le vecchiette sovrappeso che incontra esclamando "COSTOLETTA!" "PANCETTA!!" "SALSICCIA!!!" ci induce alla resa ed alla conseguente prenotazione del campo di battaglia. In fondo, come si fa a deludere un amico in queste condizioni?
Parte il giro di telefonate, ma si sa: ormai quasi nessuno dà corda ad un esiguo manipolo di vecchi rancorosi. Alberto, per convincere Scuba ad unirsi a noi, prova anche a fare la voce da chitarrista romagnolo, ma viene tanato nell'esatto istante nel quale dimentica di ripetere la domanda almeno tre volte con parole diverse.
Adriano, noto come Brutta Persona nell'ambiente dei forum di pesca, combina invece il casino: prenota la cena presso un Mulino. La cosa non sarebbe nemmeno troppo grave, se mentre lo imbocchiamo con delle belle cucchiaiate di litio Jader non percepisse l'orrido termine dalla stanza accanto. "NOOOOILMULINONOOOOOOOOOOO!!!!" Eh, hai voglia a spiegargli che sì, è un mulino, che di nuovo sì, è in Romagna, che ancora sì, è sull'appennino, ma che non è QUEL mulino. E' un altro! Solo l'accostamento di un fiammifero ad un fascio di inglesi opportunamente irrorate di miscela al due percento riuscirà a distrarlo. Ognuno ha i suoi metodi, dopotutto.
In quattro ci dirigiamo tristemente al...ristorante (meglio evitare il termine, le inglesi nel baule non ci stavano e stavolta la miscela toccherebbe fargliela bere direttamente). Il viaggio è triste, siamo solo in quattro e non abbiamo il coraggio di rivelare al nostro povero amico che ormai siamo rimasti noi e nessun altro, salvo quel talebano di Fabio che ci aspetta là. Verso Borello una telefonata di Padof ci risolleva il morale, pare che abbia risolto il problema. All'arrivo si svela la maestria del losco figuro, non per niente annoverato fra i dieci utenti più ricercati del circuito forumfree: Jader alza gli occhi e, attraverso il parabrezza della SS, lo vediamo finalmente sorridere al distinguere ben quattordici forumisti che in ordinata parata gli sorridono a loro volta.
In verità di fronte alla macchina c'è solo Fabio, che con la mano destra regge un cartonato formato 1:1 di foto di gruppo risalente ad una non meglio precisata cena degli scorsi anni. Bisogna dire che il litio funziona benissimo ed il lavoro sembra fatto alla perfezione (ringraziamo a tale proposito la Premiata Tipografia Mr.Hyde, Via Linaro 69, Mercato Saraceno, specialità passaporti e documenti in genere con consegna in contumacia), infatti il nostro povero amico malato non nota né un Cangini che sembra il figlio del rottame dello scorso anno, né un Sergio in grande spolvero e senza nemmeno una piuma bianca.
Il via alle danze lo dà un sinistro poster all'entrata: sull'immagine di un capellone sessantenne con canottiera scollata, giubbotto di cuoio, braga aderente con pacco imbottito e stivale in pelle bianca, spicca un sinistro "TUTTI I VENERDI'!!". Ci guardiamo terrorizzati, poi notiamo Adriano mestamente avviarsi verso un lungo tavolo apparecchiato direttamente sopra una cassa acustica da qualche migliaio di watt e lì ci è chiarissimo il motivo per il quale non abbiamo avuto problemi di prenotazione. La mossa ha però un suo motivo d'essere: sistemato il cartonato di gruppo di fronte al povero Jader, risulta facilissimo nascondercisi dietro e, nel devastante casino generato dalle urla strozzate del sessantenne del poster, ora purtroppo in carne, ossa e polmoni marci, imitare le voci dei vari forumisti che ci hanno abbandonato a noi stessi a causa del nostro essere nulla più che comprimari, oltretutto di spessore vergognosamente inadeguato.
La terza prova del Triathlon della Sofferenza scorre così, fra uno strano coniglio arrosto ed un sospetto cosciotto di castrato (si ringrazia al proposito il Premiato Ambulatorio Veterinario Dr.Jekyll di Bologna, specialità smaltimento carcasse di cani e gatti con ritiro a domicilio); mentre si delinea una schiacciante vittoria del Padof, grazie alla fantastica idea del cartonato, ecco giungere il lampo, il tuono, la folgore...insomma il colpo del genio vero, di colui che timidamente cela la sua mente malata dietro un corpo da atleta che ha abbandonato la dieta da qualche anno e che inaspettato gioca il jolly nel "Fil Rouge" decisivo: John, OA per la Digos, che ci regala un suo primo piano durante una missione in incognito.
Il capolavoro di John vince la terza prova con giudizio plebiscitario, l'ovazione è condivisa anche da chi, il mattino dopo, dovrà spiegare a sua moglie il motivo per il quale ha cancellato dal telefono tutte le foto delle zocc...delle amiche, ma ha tenuto questa.
Carichiamo in macchina i cartonati, Jader è già sulla SS a giocare con le lucine e non si accorge di niente. Ma forse qualcosa percepisce. Durante il viaggio di ritorno ha infatti un attimo di lucidità: "ragazzi, non è che noi di PIR siamo rimasti in pochi?". Alberto è lestissimo nel rifilargli un'altra manciata di pilloline, io metto al volo il CD della Nave del Sole e il Brizzolato in pochi minuti torna calmo: "no, non è possibile, siamo ancora una grande famiglia...".
A voi il vincitore del Triathlon: Sky Big Maggot!!
Ma ora non ditegli che Sergio e Massimo non c'erano...
---
Signor Censore: tu stai facendo un bel lavoro la tua teoria è che il silenzio è d'oro prima fai un ghetto poi lo nascondi con un muro...
E così mentre la gente continua ad emigrare, tu sfogli i libri e passi il tempo a cancellare le frasi sconce, e qualche nudo un pò volgare...
Edoardo Bennato, Io che non sono l'imperatore, 1975
Lo storico è giusto, ricorderai di sicuro che ne parlammo anche al telefono proprio nel 2009. All'interno del gruppo si era creata una frattura tra chi accettava l'ampliamento e chi no. Era una visione diversa del forum e del modo di gestirlo e l'una e l'altra visione erano sostenute con forza e con onestà. Non è corretto che si parli di china, di deriva, di volontà di un amministratore. Ci sono state due diverse volontà che hanno sostenuto due progetti diversi fino a spaccarsi, come accade quando dopo due anni di discussione e di confronto non si arriva a un accordo. La spaccatura è avvenuta con una votazione voluta, è il caso di ripeterlo, proprio dagli scontenti. Che poi, dopo averla persa, se ne sono andati.
Luca, ti sbagli e pure di grosso. Fino allo spartiacque rappresentato dalla rivista, ma anche dopo, a fronte dei dubbi crescenti Piero ha sempre portato avanti con forza due idee di base: la prima, purtroppo solo a parole e poi drammaticamente smentita dai fatti, era che l'identità di PIR risiedesse nella "vecchia guardia" ed andasse in ogni maodo salvaguardata; la seconda era invece che la progressiva crescita numerica del forum fosse un fatto ineluttabile. Cosa che è stata affermata anche in questo thread più e più volte. Ripeto, con l'inutile senno di poi, che alla radice esisteva invece un'idea molto precisa (l'espansione a dismisura di PIR) e che questa è stata tenuta nascosta e talvolta platealmente negata, ma portata avanti con qualunque mezzo. Alle volte, quando era evidente ci fossero i numeri, si innalzava il gonfalone della democrazia; in molti altri casi l'amministratore prendeva decisioni senza consultare nessuno. Da tutta questa vicenda io ho imparato a guardarmi bene da chi si dichiara convintamente democratico, perchè, come in questo caso, capita che una maggioranza venga costruita facendo picchiare sul solito muro di gomma chi non si allinea al pensiero ed ai fini dell'amministratore, mentre dall'altra parte si inseriscono personaggi dei quali si conosce già perfettamente l'opinione. La spaccatura e la votazione "democratica" delle quali parli sono figlie di questo processo lungo e faticoso di divide et impera, non di due diverse opinioni nello stesso circolo di persone.
CITAZIONE (Carmiluca @ 11/9/2012, 09:52)
Se piace, si partecipa liberamente, nel rispetto delle regole. Se non piace in alcuni aspetti, si può cercare di dare il proprio contributo per renderlo più piacevole. Se non piace per niente...di alternative ce ne sono, com'è normale che sia. Gli strascichi polemici, che nel migliore dei casi sono traccia di sincere divergenze ideologiche e nel peggiore sfogano rancori personali, sono inutili e rischiano di diventare stucchevoli.
Al di là del tuo modo elegante, devo dartene atto, di parafrasare il Sergio-Pensiero "se va bene è così, sennò fuori dai coglioni", continuo ad essere convinto che sia mancato finora un confronto aperto in grado di rendere palesi a tutti le idee di ciascuno di noi ed i motivi che hanno portato un cospicuo numero di moderatori, fondatori e comunque di utenti "storici" di PIR ad allontanarsene. L'unica cosa che non desidero si pensi è che ce ne siamo andati perchè in minoranza o semplicemente perchè ognuno di noi, a suo modo, aveva altro di meglio da fare. Se sono, se siamo qua a rendere pubbliche le nostre idee è perchè noi a PIR ci tenevamo davvero e perchè soffriamo a vederlo trasformato in un bailamme incontrollato ed incontrollabile, nel quale è prassi comune leggere messaggi che danno adito ad mp come questo che ho ricevuto ad ottobre 2010: "non voglio fare polemiche o sollevare polveroni inutili, ma da un po' di tempo noto una cosa strana: a volte capita che a domande di utenti, venga risposto di comprarsi la rivista....... Non credi che vada contro l'idea stessa di forum?". A voi attuali moderatori andrà certamente bene, visto che tutti quei post sono ancora dove stavano; a me no e per questo, per tutto quello che PIR ha rappresentato per me dal 2006 in avanti, ritengo mio il sacrosanto diritto di far conoscere a tutti gli utenti la mia opinione. Minoritaria, ovviamente, anche se all'atto della votazione non ero più moderatore da un anno e mezzo, perciò non contava assolutamente nulla.
Una sola riflessione seria, datata 1963: "Non esiste solo il potere che si esercita nelle decisioni, ma anche un potere meno visibile che consiste nel fatto che certe decisioni non sono neanche proposte, perché difficili da gestire o perché metterebbero in questione interessi molto stabili."
Anche se, in fondo, mi si adatta molto di più un sobrio: "L'hai voluta. L'hai avuta. Toyota."
Solo un appunto per rispondere a diverse argometazioni di Luca e Sandro senza quotarne alcuna in particolare: non era scritto da nessuna parte che Pescainromagna avrebbe dovuto prendere questa china, evidentemente tanto cara a voi e ad altri, quanto deleteria per i pochi esuli (e per più di qualcun altro, a giudicare dalle reazioni più private che pubbliche, sia oggi che nel febbraio 2011). La decisione di non ascoltare le voci di chi si dichiarò contrario all'espansione del forum fu, all'epoca, esclusivamente di chi amministrava (e tuttora amministra) PIR. In quest'ottica, la nostra colpa sta nel non esserci impuntati in quel momento ed aver accettato i buoni propositi di chi aveva ancora la nostra stima.
Già nel 2009, ovvero tre anni fa, in diversi ci accorgemmo che la strada intrapresa da questo forum stava pericolosamente virando verso un numero di utenti difficilmente gestibile e, all'inizio dell'anno successivo, l'irruzione su larga scala di Mediatika (link gratuito in homepage, rubrica gratuita fissa, rimandi agli articoli sui threads al posto di risposte) fece come prevedibile impennare il numero di contatti e, di conseguenza, di casino. Sempre la stessa china, sempre la stessa volontà, sempre lo stesso amministratore, evidentemente contentissimo del successo planetario della sua creatura. E sempre le stesse obiezioni, magari più decise, come al solito archiviate alla voce "spaccamaroni".
Tre anni più tardi questo è il PIR che noi leggiamo e che voi meritatamente moderate. Sono contento che abbiate raggiunto quello che desideravate e vi auguro ogni successo in questo senso, se è questo che vi fa sentire bene.
Con buona pace di chi, ottuso ed antico, colpevolmente legato alla propria romantica visione di ciò che aveva contribuito a far nascere e crescere, si è dovuto creare il proprio umile Porciletto per sguazzare senza il rischio di schizzare di fango il gotha della pesca italiana su web.
Si il PIR e' cambiato ,non dico ne in bene e ne in male,ma a me piacerebbe capire : ma questo Pir di oggi e' quello che volete ?!(domanda riferita a moderatori o amministratori o a chiunque gestisca il forum)
Provo a risponderti io: certo che è questo che desiderano. Sono ormai anni che alcune persone, fra le quali il sottoscritto (ma potrei citarne altri, come l'ex "presidente ad honorem" Cangio), imputavano all'amministrazione una rotta non aderente allo spirito originario di PIR. La risposta dell'amministrazione, fra un muro di gomma e l'altro, è stata data con i fatti: circondarsi di persone che la pensavano alla stessa maniera e, in definitiva, rendere minoritaria l'opinione degli scontenti. Legittimo? Certamente. Bello? Lo lascio decidere a chi leggerà ed avrà il desiderio di approfondire l'argomento.
Per quanto mi riguarda, ho lasciato la moderazione a febbraio dello scorso anno. Qualcuno ha detto che avrei dovuto rimanere in trincea, altri ne sono stati oltremodo felici, ma l'evoluzione mi ha purtroppo dato ragione: la direzione era decisa, con buona pace di coloro che pensavano di far parte di una cosa bella e si sono trovati, poche settimane fa, ad avere come unica soluzione quella di andarsene e provare a ricreare altrove ciò che qui era stato distrutto un mattoncino alla volta. Se penso ai miei primi anni su PIR, non posso che provare dispiacere per tutto quello che è accaduto, poi ripenso alle pescate ed alle cene fantastiche vissute da agosto in avanti e mi rendo conto che non sono i luoghi, virtuali o meno, che contano: sono le persone.
Perciò buona vita a ciò che è diventato PIR; io sarò altrove, pur difendendo il mio legittimo diritto di replica e di critica.
