Posts written by TUGNO

view post Posted: 30/10/2017, 09:06 Auguri a TUGNO - Auguri!
Grazie a tutti, veramente gentili, un saluto. :emoticon_cincin.gif: :emoticon_cincin.gif:
view post Posted: 20/7/2017, 19:39 Quale Match Rod 14 FT - Attrezzature
Io aggiungerei una differenza sostanziale che non è stata elencata fra la Browning Sphere e la Rive R-Waggler e sarebbe l'azione.
La Sphere risulta più da libidine grazie all'eccentuata azione parabolica che sprigiona sotto sforzo, mentre la R-Waggler risulta nettamente più ferma e ad azione spiccatamente di punta, con il vantaggio di gestire meglio il pesce sotto sponda durante la guadinata , per il resto sono stupende entrambi. :rolleyes:

Ma siccome Fausto70 dice che la cerca ad azione di punta , sinceramente fra queste 2 canne elencate sopra la più indicata è certamente la RIVE R-WAGGLER da 14" ;)

:bye1:

Edited by TUGNO - 20/7/2017, 22:10
view post Posted: 14/12/2016, 19:47 Galleggiante scorrevole - Schemi e Montature
Quotone per Gianki, filo interdentale si, ma non un filo interdentale qualunque.
ORAL-B essential floss..............IL PIù USATO DAI DENTISTI!!! :lol:



Edited by TUGNO - 14/12/2016, 20:13
view post Posted: 6/11/2016, 18:24 Improvvisare............. - Report, Racconti e Appuntamenti di Pesca
IMPROVVISARE , ADATTARSI E RAGGIUNGERE LO SCOPO


Trovo particolarmente incoraggiante ,prima di iniziare nuove esplorazioni di pesca ,ripetermi questo famoso motto militare :
IMPROVVISARE ,ADATTARSI E RAGGIUNGERE LO SCOPO , con il risultato di sentirmi maggiormente gratificato quando poi lo scopo riesco effettivamente a raggiungerlo.




Chi mi conosce, lo sa bene , la mia passione sono i grandi laghi e la pesca all'Inglese , due cose che abbinate in un luogo conosciuto, normalmente regalano ottimi risultati, se invece viene voglia di andare in avanscoperta , magari in un lago tutto nuovo.... la cosa è nettamente diversa!
Quando mi avvicino ad un nuovo spot, so già che dovrò preventivare, un certo numero di uscite esplorative, allo scopo di valutarne l'effettiva qualità del posto ,studiandomi lo spot e seguendo l'esperienza accumulata .
Oggi vi racconterò come ho affrontato un nuovo lago con bassa pressione di pesca e senza alcun tipo di riferimento.
Per prima cosa cerco di mettere a fuoco una strategia , il lago in esame è poco battuto e il pesce si trova a tutti gli effetti allo stato selvatico.

Applicherò poche e basilari regole , il problema principale è quello di capire , quale tipo di approccio tecnico possa essere redditizio, al fine di riuscire ,ad ottenere il maggior numero di pesci in nassa.
Per fare ciò è necessario prima sapere con quali pesci avremo a che fare...
Il lago in questione non è frequentato da pescatori al colpo, quindi partirò alla cieca iniziando con 2 lenze semplici e generiche da Inglese tanto per scoprire la popolazione ittica del lago e poi concentrarmi a rendere la tecnica più mirata possibile.



La prima uscita l'ho preparata con molta semplicità , una canna montata con una lenza scorrevole formata da un bulk di circa 3gr. , utile oltre che per pescare sul fondo, anche per eseguire una mappatura del fondale , per la seconda canna invece scelgo una lenza fissa , entrambe con due soli pallini nella parte di lenza attiva per sfruttare una calata più naturale dell'innesco .
Due lenze quindi molto essenziali per una pesca semplice , fatta pasturando solo con bigattino sfuso a circa 20 metri .
Montature leggere , adatte alla ricerca nel marginale di pesce bianco , ma che purtroppo si riveleranno inadatte per via dell'alto fondale riscontrato e di una inaspettata corrente laterale , scoprendo di essere troppo leggero per eseguire un azione di pesca corretta ed efficace.

Il lago si è presentato con un fondale mediamente sassoso , una ricca vegetazione acquatica anche sul fondale , acqua azzurro cristallino e delle profondità importanti da gestire con precisione che variano dai 6 ai 9 mt. ma la cosa più impegnativa da gestire rimane una fastidiosissima corrente laterale.

Le primissime informazioni comunque si sono subito rivelate preziose ed inizio a elaborarle .Si profilano già la scelta degli attrezzi giusti , quelli mirati ad una pesca assolutamente scorrevole e decisamente più pesante che mi permetta di ridurre al minimo lo scarroccio.

Inutile dirlo ma purtroppo la prima uscita si è conclusa con un cappotto. Non che mi piaccia fare cappotto , sia chiaro; ma certamente ho una certa propensione ad andarmeli a cercare , del resto son fatto così .
Guardando la cosa da un lato prettamente filosofico , potrei affermare che il CAPPOTTO è una tassa da pagare alla Pesca per ottenere poi, ulteriori informazioni…...almeno questo è quello che continuo a ripetermi per consolarmi!!!

Per la seconda uscita mi preparo in modo più specifico , parto con delle classiche montature generiche con lenze scorrevoli , ben piu pesanti di quelle iniziali; pallettoni da 6 ad 8 gr. per una veloce entrata in pesca , più una montatura da calata per perlustrare lentamente tutte le fasce d'acqua intermedie.
Una pasturazione eseguita con Bigatti e ghiaia incollati tenacemente , lanciati ad intervalli regolari dovrebbero riuscire a portarmi i pesci sotto al mio galleggiante e scoprire così con quali specie ittiche avere a che fare.
Questa scelta tecnica mi ha portato a vedere tre mangiate molto decise , alle quali sono seguiti tre bei pesci di taglia, due grosse Breme pescate appoggiato sul fondo e un bellissimo Carassio pescato in calata .
Non è stata certo un gran pescata , ma decisamente molto utile sul fronte delle informazioni raccolte. La terza volta è ormai già pianificata e un idea migliore me la sono già fatta.



Per la terza uscita faccio l'azzardo , mi gioco la carta “Pastura” cercando di dedicarmi ai grossi carassi , sempre sperando che quello preso non sia l'unico del lago.
Per esperienza vissuta so' , che una pastura errata, in luoghi dove il pesce non è abituato a certi preparati , può creare gravi danni , userò quindi un mix semplice sfruttando principalmente l'azione meccanica , mediante pressature differenti ,per trasportare al meglio le mie esche da richiamo in profondità .
Preparo una mix da mezzofondo dolce, quindi leggera, dalla grana media ,e di un color giallo tenue.
Decido per un tipo particolarmente semplice e povero di contenuti , una classica base usata per la creazione di composti più specifici , parto con una gradazione aromatica delicata e procedo aggiungendo solo un 30% di TTX ammollato in acqua il giorno prima.



Aggiungo acqua fino alla creazione di palle solide e compatte che dovranno arrivare indenni sul fondo del lago trasportando al suo interno bigattini morti e qualche chicco di mais.
Il TTX aiuta molto in questo , rendendo molto più facile la compattazione delle palle, con il vantaggio , oltre al gradevole aroma che sprigiona, che una volta giunta sul fondo farà dissolvere velocemente tutta la pastura , la quale essendo una Mezzofondo, sprigionerà un alone di particelle in sospensione appena sopra il fondale e la vegetazione che lo compone , risultando così ,molto adescante per i Carassi.
Preparata la carta Pastura il mio scopo seguente è quello di prepararmi una lenza per pescare a 50 cm. staccato dal fondo ,che sia stabile, deve scendere velocemente tenendo perpendicolare tutta la lenza attiva, contrastando nel limite del possibile la corrente laterale , senza essere troppo dura , considerando che punterò ai carassi e come ben sappiamo , i Carassi e le piombature toste non vanno d'accordo.



Opto per un grosso Bulk di 7gr, lo realizzo mediante 3 piccoli pallettoni che aumentano di diametro ,crescendo del doppio della misura l'uno dall'altro.
Il bulk così disposto oltre che comportarsi molto bene in volo,garantendo stabilità e distanza , possiede il vantaggio di rendere tutta la restante montatura più morbida di un semplice pallettone avente lo stesso peso complessivo.



Per completare l'impianto pescante ho realizzato una lenza attiva lunga 2, 50 mt. composta da 8 pallini del n°5 disposti in 2 gruppi. Il primo gruppo , composto da 3 pallini sopra alla girella disposti equidistanti di 1 cm. Il secondo gruppo , composto invece da 5 pallini, disposti tutti raggruppati ad 1 mt. sopra l'ultimo dei pallini del primo gruppo , questo secondo Bulk aiuta a contrastare la corrente laterale mantenendo più stabile e attiva tutta la montatura.
Questa lenza risulta particolarmente adatta sia per pescare staccati dal fondo in presenza di Carassi nelle condizioni sopra descritte , sia appoggiando tutto il finale al fondo ,riuscendo a visualizzare le starate tipiche delle Breme.



Ora ho le idee molto più chiare e fortunatamente la terza uscita si è dimostrata fruttuosa , almeno numericamente , anche se non ho centrato l'obbiettivo dei grossi Carassi ai quali puntavo, di fatto uno solo è venuto a farmi visita , tuttavia mi sono imbattuto in un branco di belle Scardole in frenesia , sicuramente richiamate dalla pastura in sospensione sul fondale , che sono poi finite una ad una sul fondo della mia nassa.



La pescata l'ho eseguita iniziando con un generoso fondo di pastura iniziale di circa 20 palle molto compresse, per poi alimentare regolarmente e con continuità la zona con palle più piccole e meno compresse ogni 10 minuti.
Ho dovuto aspettare oltre un ora per vedere le prime sporadiche mangiate di alcune Breme sul fondo, staccandomi poi con la mia esca ,regolando il nodo di fermo, ho bloccato il mio innesco a circa 50 cm dal fondo, lì ho trovato delle belle Scardole in piena attività , che hanno saputo mantenermi impegnato con lanci , ferrate e recuperi a Go-Go .



Finalmente dopo le prime pescate poco fruttuose , dedicando tempo e riflessioni, sono riuscito a mettere in fila una serie di informazioni preziose , ottenendo in fine ,un azione di pesca corretta e soddisfacente in un lago completamente sconosciuto.


FINE
view post Posted: 6/11/2016, 13:24 AL CENTRO COMMERCIALE - Report, Racconti e Appuntamenti di Pesca
Grande SuperFedro :clap1: :clap1: ...........sei il mio cabarettista preferito :P
view post Posted: 29/10/2016, 20:33 auguri a tugno - Auguri!
:thumbup: GRAZIE RAGAZZI TROPPO GENTILI :emoticon_cincin.gif:
view post Posted: 10/10/2016, 11:51 IL CONDOMINIO - Report, Racconti e Appuntamenti di Pesca
:clap2: :clap1: :clap2: Bravo Fedrunnnnn!!!! :emoticon_cincin.gif: :emoticon_cincin.gif:


.....potresti fare carriera come cabarettista :roflmao: :bleh: .....fai morir dal ridere :lol:
view post Posted: 16/9/2016, 13:49 Maver superlithium 375 o green power - Attrezzature
Salve Jacopoge,
Possiedo entrambi i modelli citati, ed anche se non sono esperto di bolognese posso tranquillamente affermati che sono 2 canne completamente differenti, anche se con lo 0.14 possono pescare bene entrambe , forse la 375 risulta un po strozzata ma comunque adatta.
Mentre la green power risulta nettamente più potente e adatta a forzare il pesce, la 375 risulta piuttosto elastica, concedendo molto e piegando tanto .
Per come la vedo io la 375 è da pesca più fine, la green power è più da tirarci dentro, e la scelta la devono fare le tue esigenze in base allo spot che frequenti.
Un saluto a tutti
view post Posted: 26/8/2016, 16:30 EVOLUZIONE TRECCE: LE MINITRECCE - Inglese, Roubaisienne e Agonismo
CITAZIONE (Henryfish @ 25/8/2016, 12:14) 
La cosa che mi viene da dire è innovation not imitation .....secondo me è una gran bella idea altro che..... ottima alternativa alle classiche treccine e soprattutto molto facile da fare . :ok:

Grazie Henry :)
view post Posted: 12/8/2016, 10:12 EVOLUZIONE TRECCE: LE MINITRECCE - Inglese, Roubaisienne e Agonismo
Ciao Pigna , Grazie :)

l'esigenza del pallino di blocco montato internamente è per spostare il massimo del peso , quindi il pallettone , più vicino al galleggiante.
Così facendo si otterrà un migliore effetto rialzante della treccina.

Se al contrario si bloccherebbe il pallettone con un pallino in esterno come si usa fare nella maggioranza dei casi , il peso che dovrà sollevare la leva creata dal Galleggiante quando va in appoggio sul pallino di blocco sarebbe troppo elevato per rialzare la treccina tutta la montatura.

Non so se si capisce ciò che ho detto , ma comunque il senso è che per ottenere un buon effetto rialzante è bene che il galleggio vada in battuta sul pallettone e anche di non aggiungere ulteriori pallini oltre quello sopra al nodo della treccina perchè sarebbero tutti un ulteriore peso da sollevare nella leva che si genera fra Galleggio e pallettone.
;)


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view post Posted: 9/8/2016, 20:22 EVOLUZIONE TRECCE: LE MINITRECCE - Inglese, Roubaisienne e Agonismo
Un saluto a tutti ,
mi scuso in anticipo per la mia scarsa presenza al forum ultimamente ma spero comunque troviate qualche spunto interessante in
questa descrizione su come realizzare lenze all'inglese scorrevoli con girelle a sgancio rapido ......mi raccomando, se vi pare una stronzata ditelo pure liberamente!!! :lol:


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EVOLUZIONE TRECCE: LE MINITRECCIE

La pesca all'Inglese tradizionale è una tecnica in cui il suo punto di forza risulta essere un sistema semplice ,essenziale ed estremamente funzionale creato da una lenza montata con pochi e generosi pallini ed eseguita con semplici gesti, sfruttando un'attrezzatura ridotta al minimo .
Queste caratteristiche di base della pesca all'inglese tradizionale rendono di fatto questa
tecnica dal concetto pratico , semplice e di assoluta efficacia sull'azione di pesca.
Semplicità e funzionalità sono di per se l'essenza della pesca all'inglese tradizionale
purché venga eseguita in contesti di acque non troppo profonde e in zone non troppo distanti.



Quando le profondità e le distanze aumentano notevolmente, con la tecnica tradizionale, non si riesce ad eseguire più un'azione di pesca corretta a causa di molti fattori naturali che vanno ad incidere sul così detto “ Stare in pesca “ producendo così l'inconveniente di non riuscire più a pescare correttamente in condizioni così estreme .



In Italia si è così evoluta la tecnica rendendola più adatta ad affrontare circostanze tanto complesse per una lenza a galleggiante e prendendo poi il nome dell'ormai nota e consolidata tecnica dell' INGLESE ALL'ITALIANA.



A differenza del metodo tradizionale nell' Inglese all'Italiana la tecnica si è complicata notevolmente con attrezzature potenti , montature create con grossi pallettoni seguiti da trecce, spallinate più o meno complesse, che generano non poche difficoltà sul lancio, ed entrata in pesca.
Tecnica questa, alquanto affascinante ma estremamente complessa, a causa di tutte le variabili che la compongono, compresa la difficoltà di saper sempre gestire al meglio l'azione di pesca in tutte le varianti naturali che si susseguono per ottenere chiaramente un'azione di pesca corretta ed efficace.



L'intenzione non è di spiegare le differenze fra queste due tecniche, ma di scrivere due righe di delucidazione per cercare di far capire al meglio in quali condizioni e contesti poter utilizzare questo particolare sistema di montatura, successivamente spiegato, che fa parte di un'ulteriore evoluzione della pesca all' Inglese all'italiana con il pallettone , quindi nulla a che vedere con la pratica tradizionale.



Questa montatura è stata sviluppata per la pesca scorrevole in acque profonde con il Pallettone. Si tratta di una montatura con Mini treccia, che sostituisce di fatto le classiche lunghe trecce utilizzate in questa tecnica, con la funzione di Antitagle.
Mi auguro quindi possiate trovare in questo articolo diversi spunti interessanti, per adattare
questo metodo di montatura alle vostre esigenze.



Tutto è nato dalle mie esigenze di smontare e rimontare, con velocità e praticità, lenze attive particolarmente complesse , montature che, se eseguite sul posto di pesca, causerebbero una grossa perdita di tempo.
Mi sono trovato quindi con la necessità di prepararmi preventivamente a casa un certo numero di lenze già pronte, per le esigenze che generalmente incontravo nella mie battute di pesca, sostituendo in tutte le mie montature le classiche girelle con quelle a sgancio rapido , montandone una sotto al Bulk, o Pallettone, per smontare la lenza attiva, e una sul basso della lenza attiva per smontare e rimontare velocemente e con praticità anche il finale.
Dopo qualche utilizzo, delle girelle a sgancio rapido, ne sono diventato completamente dipendente abbandonando così definitivamente le girelle tradizionali .
Iniziai così a prepararmi a casa uno svariato numero di Lenze Attive differenti, avvolte nei pratici avvolgilenza e disposte in ordine nel paniere, che mi davano la giusta praticità di smontaggio e rimontaggio cercata in caso di rotture , ingarbugli , oppure semplici cambi di montatura e per ultimo anche la facilità, una volta finita la pescata, di smontare agevolmente la montatura utilizzata riponendola nel cassetto, pronta per una prossima occasione.



Mi accorsi, però, di una serie di problemi da risolvere: la girella a sgancio rapido montata sotto al pallettone andava bene nella maggior parte delle situazioni, ma quando ci si trovava a dover spingere forte sul lancio serviva un antitagle per garantire maggiormente un'entrata in pesca senza garbugli. Sarebbe bastato utilizzare le classiche treccie, che già da anni vengono utilizzate per evitare questi inconvenienti, ma siccome sono generalmente fatte con fili di grosse dimensioni risultavano alla fine di dimensioni troppo generose per essere alloggiate all'interno del gancio della girella con attacco rapido, così ho dovuto porre rimedio.



Il rimedio si è sviluppato nel tempo dopo tante prove prima di trovare la soluzione definitiva, che effettivamente oggi la reputo sicura ed efficace anche nei lanci più impegnativi.
Si tratta sempre dell' utilizzo di una treccia come antitagle, ma in questo caso molto più corta (4/5 cm al massimo), quindi una minitreccia.

Sfruttando il semplice principio dove un corpo corto genera meno flessione di un corpo lungo, questa Minitreccia se montata, come spiegherò a seguire, ha la potenzialità di tenere a distanza dal galleggiante tutta la montatura proprio grazie al peso del galleggiante che, appoggiandosi sul pallettone, genera una leva che solleva la mini treccia facendo compiere un angolo a L alla lenza madre e distanziando così il galleggiante dalla lenza con montatura.
La Minitreccia, che risulta notevolmente più rigida di una classica treccia ,grazie delle sue ridotte dimensioni riesce in questo modo a sollevarsi alzando la montatura e distanziandola dal galleggiante ,evitando così che, durante il lancio, si possano incrociare generando il classico e temuto “ groviglio dell'inglesista “





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Descrizione delle fasi di costruzione lenza:

Partendo dalla lenza madre ( quella che arriva dal mulinello ) si crea prima il nodino di stop poi si inserisce in ordine la Perlina , il Piombo Pilota del galleggiante , il pallettone e per ultimo la Girella a sgancio rapido.





Si doppia il filo con al suo interno una girella a sgancio rapido , si procede alla brillatura fino a raggiungere una lunghezza di 5 cm. , infine si procede a bloccare la treccina con un nodo ad otto.





A treccina terminata si mette in tensione il filo e si cosparge di colla cianoacrilica la treccina.





Con un pallino del n° 0 si copre il nodo della nostra minireccia stando attenti a montarlo ben allineato , poi inseriremo un secondo pallino di egual misura sopra la pallettone





Prima di inserire in lenza il pallettone è importante creare un alloggio per il pallino di blocco con una punta da trapano.
Si tratta di perforare il tenero piombo del pallettone con una punta del diametro del pallino che metteremo al suo interno, io di solito per un pallino n.0 o un BB foro con una punta da 4,5,mm.
Portare attenzione nel momento della perforazione di essere allineati con il foro di passaggio del filo all'interno del pallettone.





Il pallino di blocco viene spinto dentro al pallettone, a questo punto il nostro pallettone risulta completamente bloccato





Segliamo una lenza preparata in precedenza adatta alle circostanze che andremo ad affrontare nella nostra battuta di pesca.





Colleghiamo la nostra lenza alla girella a sgancio rapido posta sulla minitreccia





Se abbiamo eseguito per bene tutte queste fasi di preparazione, alla fine la nostra montatura con Minitreccia deve risultare come in questa foto.
Il Galleggiante appoggiandosi direttamente al pallettone solleverà la Minitreccia distanziando la lenza attiva dal galleggiante quel tanto che basta per non farli incrociare durante il volo.






Una raccomandazione per ottenere il risultato appena spiegato è quello di utilizzare galleggianti del tipo Slider e assicurarsi che vadino in battuta direttamente sul Pallettone se vogliamo ottenere un buon effetto rialzante della minitreccia.

Mentre un consiglio per aumentare maggiormente la rigidità del trave è quella di brillare un 50 cm. delle lenze attive che prepareremo nei avvolgilenza .


Buon Lancio a tutti
Antonio Medri
835 replies since 25/11/2010